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SCULTO-PITTURE
Paolo Zanussi, Milano, abril de 1968
Del catálogo de Jordi S. Valverde,
en la Galleria Pegaso,
Milano. Via Brera, 7
Per forza ci deve essere qualcosa, in queste superfici
immediate, improvvise di colori violenti e decise fenditure. Un
ritmo molto più sapiente di quanto non dica, al primo sguardo,
una ' apparenza grezza, addirittura greve.
Per forza ci deve essere un'armonia calibrata
attentamente, su una precisa volontà ed intelligenza.
Perchè i rilievi colorati di Valverde
(lui li chiama, risolutamente, sculto-pittura; ibridamente ''esculto-pitturas'')
nascono da un impegno lungo, nella creazione e nel tempo.
Ed anche perchè Valverde viene, con
una coerenza rigorosa, senza paura di salti nel buio, da un'esperienza,
prima, figurativa che esclude, per la sua qualità, che lo
si possa accusare di barare. E forse, per scoprire il valore della
sua sensibilità si può proprio partire dalla sua scrupolosa
meticolosità d ' artigiano.
Grafico raffinatissimo, anche nel senso
''piacevole'' del lavoro fatto, preferisce portare la sua vena a
cercare queste nuove armonie e questi ritmi. Avvicinandoli con attenzione
ci si accorge, finalmente, oltre la prima ironia, della creatività
che li anima.
Un ultimo dettaglio per chi, in certa arte
d'oggi, vede di proposito e sempre l'ombra della speculazione: Valverde
speculerebbe meglio se accettasse di mettere a frutto, in linea
tradizionale ed immediatamente leggibile, la sua abilità
e il suo gusto. Invece, per queste cose in cui crede, finisce per
fare l'unica concessione ad una visione romantica dell'arte.
Cioè per vivere una vita scomoda.
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